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    venerdì 17 febbraio 2012

    Sanremo 2012: I Duetti e la Finale Giovani


    Quarta serata: Le pagelle.

    La semifinale è arrivata: è la volta dei duetti per i Big e della vittoria per la Categoria Giovani.
    Procediamo con ordine.


    Categoria Big: Duetti.


    - Noemi e Gaetano Curreri, "Sono solo parole". Due voci troppo simili tra loro, per lo più entrambe graffianti, insieme possono stridere. Ma l'intesa c'è e si vede. Sicuramente uno dei brani che arriverà sul podio. Voto: 5,5

    - Lucio Dalla-Pierdavide Carone e Gianluca Grignani, "Nanì". La delicatezza del brano e dell'interpretazione viene oscurata dalla presunta sensualità della voce di Grignani e dalle sue stonature.
    Voto: 4.5-

    - Dolcenera e Max Gazzè, "Ci vediamo a casa". Il timbro intenso della ragazza si sposerebbe alla perfezione con l'eleganza di Max Gazzè, ma Dolcenera non gli lascia spazio, urla troppo, senza capire che non è quello l'importante. Tant'è che in quei pochi secondi che Gazzè si esibisce da solo, l'impostazione della canzone cambia nettamente e si fa più elegante. Voto: 6-

    - Loredana Bertè-Gigi D'Alessio e Dj Fargetta, "Respirare". I due tamarrissimi cantanti realizzano un vero e proprio spettacolo, in cui le voci appaiono artefatte, modificate, artificiali. Forse in playback. Più che Sanremo sembra una discoteca. Va bene cercare di essere originali, ma qua arriviamo al ridicolo. Voto:-0

    - Chiara Civello e Francesca Michelin, "Al posto del mondo". La talentuosa e giovanissima (16 anni, ricordo) ragazza uscita da X-Factor dimostra, nonostante la forte emozione e il microfono troppo alto, di avere carattere e apporta una nota di colore ad una canzone che di per sé non ha niente da dire. La Civello sembra trovarsi più a suo agio di sera in sera e qua realizza un'ottima performance.
    Voto: 6

    - Samuele Bersani e Paolo Rossi, "Un pallone". Come banalizzare un brano che avrebbe necessitato di qualcuno capace di intensificarne il significato, non di un corista buffone.
    La canzone è una delle migliori, ma l'apporto di Paolo Rossi ha del ridicolo, non dell'ironico.
    Voto: 5,5

    - Eugenio Finardi e Beppe Servillo, "E tu lo chiami dio". Intensità, eleganza e teatralità. Le voci si fondono benissimo e arrivano ad emozionare profondamente, ma la canzone non è per tutti. Voto: 8

    - Nina Zilli e Giuliano Palma, "Per sempre". La versione jazzata convince, un po' meno la performance di Giuliano Palma, mentre Nina Zilli stasera è più energica che mai. Voto: 7

    -Arisa e Mauro Ermanno Giovanardi, "La notte". Giovanardi si conferma un interprete eccezionale. Il suo timbro caldo e sensuale si adagia con soavità sulla voce di Arisa, in un climax di emozioni che anche a livello tecnico non lascia spazio ad alcun tipo di critica. Voto: 8,5


    Mancano tre cantanti per terminare la sfida a suon di duetti, ma a spezzare il ritmo canterino arriva il bravissimo attore Alessandro Siani che in mezzora da solo ha spiegato meglio la situazione attuale dell'Italia di quanto abbia fatto Celentano in un'ora, con tanto di comparse e comparsine. L'impostazione da teatro c'è e si vede: Siani tiene il palco come pochi, interagendo continuamente con pubblico e orchestra.


    - Emma e Alessandra Amoroso, "Non è l'inferno". Ma sono due pescivendole o due cantanti? Urlano, gracchiano, piangono. E hanno anche due voci troppo simili.
    E poi, non si sono ancora stancati di questi duetti tra "amici"? Voto: 1

    - Matia Bazar e Platinette, "Sei tu". Tutto appare patetico e fintamente drammatico. Abbiamo toccato il fondo. Voto:1

    - Francesco Renga e Scala e Kolacnny Brothers, "La tua bellezza". La discoteca, il mercato e ora anche la chiesa, c'è proprio di tutto a Sanremo. Voto: 3




    Categoria Giovani: la Finale

    Anche quest'anno Sanremo lascia l'amaro in bocca. Arrivano in finale due giovani che avrebbero tanto da dire, ma si trovano ad essere superati dal figlioccio di "Io Canto", Alessandro Casillo. Andiamo con ordine, tanto il sedicenne è il primo della categoria ad esibirsi, dal momento che dopo mezzanotte i minorenni non possono stare sul palco (mah).

    -Alessandro Casillo, "E' vero (che ci sei)". La solfa rimane sempre quella, la canzone è di una banalità disarmante. Ma il pubblico di Facebook è dalla sua parte; d'altronde, dopo la partecipazione a "Io Canto", ha già una bella fetta di pubblico dalla sua parte (più di 125mila fans sulla sua pagina ufficiale). Siamo alle solite: Mediaset alle spalle, Casillo vince.
    Voto: 2

    - Iohosemprevoglia, "Incredibile". Questa canzone diviene ad ogni ascolto sempre più ridicola. Non ci siamo. mancano di carattere e di maturità. Terzi classificati. Voto: 1

    - Marco Guazzone, "Guasto". Molto suggestiva l'immagine di queste due persone "guaste" che si allontanano l'un l'altra mentre in realtà avrebbero voglia di non lasciar scivolare via i propri sentimenti. Molti i riferimenti musicali, in primis Matt Bellamy dei Muse e Coldplay. Ben vengano, questo ragazzo avrebbe meritato di giocarsi la prima posizione con Erica Mou. Il talento è cristallino, ora si spera solo che qualcuno l'abbia notato, a prescindere dall'ultima posizione al teatro dell'Ariston. Voto: 9


    - Erica Mou, "Nella vasca da bagno del tempo". La prova che la Caselli non può tutto. La sua pupilla, per chi l'ha conosciuta solo adesso tramite Sanremo, si è dimostrata ancora una volta intelligente, dolce e originale. Bella la voce, belle le parole. Per quanto riguarda la somiglianza dell'arrangiamento del brano con "The Scientist" dei Coldplay, il mistero è presto spiegato: è stato realizzato da uno dei produttori dei Coldplay. Nessuna giustificazione, sia ben chiaro, perché di Coldplay nel brano di Erica non ce ne è neanche un accenno. Voto: 9




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